I fuochi d’artificio in campania: un forte legame
I fuochi d’artificio sono nati in Cina o a Napoli? È questa una delle famose domande che ci si pone con curiosità prima di andare ad informarsi nel dettaglio. Questo perché è indubbio come l’utilizzo dei fuochi pirotecnici sia diffuso nelle zone del napoletano più che in altri luoghi della nostra penisola e oltre. Tuttavia, così come innumerevoli altre cose, anche quest’attività ha avuto origine in Cina, nello specifico nell’800 d.c. con la scoperta della polvere da sparo. Inizialmente impiegata per scopi militari, cominciò col tempo ad essere adoperata anche come forma di festeggiamento per celebrazioni di varia natura. Una volta importata la pratica in Europa, e ancor di più in Italia, furono creati i primi razzi sparati in aria e che illuminano il cielo.
I fuochi d’artificio in campania: un forte legame
I fuochi d’artificio sono nati in Cina o a Napoli? È questa una delle famose domande che ci si pone con curiosità prima di andare ad informarsi nel dettaglio. Questo perché è indubbio come l’utilizzo dei fuochi pirotecnici sia diffuso nelle zone del napoletano più che in altri luoghi della nostra penisola e oltre. Tuttavia, così come innumerevoli altre cose, anche quest’attività ha avuto origine in Cina, nello specifico nell’800 d.c. con la scoperta della polvere da sparo. Inizialmente impiegata per scopi militari, cominciò col tempo ad essere adoperata anche come forma di festeggiamento per celebrazioni di varia natura. Una volta importata la pratica in Europa, e ancor di più in Italia, furono creati i primi razzi sparati in aria e che illuminano il cielo.
Tra le diverse “scuole” di arte pirotecnica affermatesi nel tempo e che hanno avuto modo di imporsi e raggiungere una certa specializzazione, in Italia merita sicuramente un posto di primo rilievo quella campana. Parliamo infatti di un’attività prettamente artigianale, che necessita di processi manuali, che si distanzia dunque dalle caratteristiche dell’economia industriale vera e propria che nel corso del ‘900 si è diffusa principalmente e in maniera più marcata nel Nord Italia. Per quanto posso essere un tipo di lavoro più rudimentale rispetto ad altri, ciò non toglie nulla alla nobiltà dell’arte dei fuochi d’artificio; anzi lì dove è radicata la presenza dell’attività pirotecnica, i detentori di questo mestiere sono definiti “mastri”, che sta appunto ad indicare l’artigiano di grande esperienza.
Nel territorio campano, probabilmente più che nelle altre regioni, numerose sono le ditte – in molti casi costituite da intere famiglie – che operano nel settore dei fuochi pirotecnici, che vantano una solida storia alle spalle e la partecipazione a manifestazioni ed eventi locali (molti di carattere religioso, legati a ricorrenze sacre) che attraggono ogni anno un folto pubblico. La realizzazione di spettacoli pirotecnici è diventata sempre più una pratica particolarmente sentita in molteplici momenti di celebrazione e di festa, anche quelli privati come matrimoni e compleanni, andando a configurarsi come forma d’intrattenimento e d’attrazione prediletta. In Campania, i fuochi d’artificio sono così diventati un fattore identitario, qualcosa che si ricollega cioè subito alla tradizione e alle attività della regione. Se questa cosa dovrebbe da una parte essere motivo di vanto in quanto parte integrante della tradizione campana e canale di commercio, dall’altra si rivela spesso fonte di pregiudizio rispetto a quelli che sono i comportamenti più o meno rischiosi (e più o meno legali) dei partenopei in particolare.
Nel territorio campano, probabilmente più che nelle altre regioni, numerose sono le ditte – in molti casi costituite da intere famiglie – che operano nel settore dei fuochi pirotecnici, che vantano una solida storia alle spalle e la partecipazione a manifestazioni ed eventi locali (molti di carattere religioso, legati a ricorrenze sacre) che attraggono ogni anno un folto pubblico. La realizzazione di spettacoli pirotecnici è diventata sempre più una pratica particolarmente sentita in molteplici momenti di celebrazione e di festa, anche quelli privati come matrimoni e compleanni, andando a configurarsi come forma d’intrattenimento e d’attrazione prediletta. In Campania, i fuochi d’artificio sono così diventati un fattore identitario, qualcosa che si ricollega cioè subito alla tradizione e alle attività della regione. Se questa cosa dovrebbe da una parte essere motivo di vanto in quanto parte integrante della tradizione campana e canale di commercio, dall’altra si rivela spesso fonte di pregiudizio rispetto a quelli che sono i comportamenti più o meno rischiosi (e più o meno legali) dei partenopei in particolare.
L’attività pirotecnica in queste zone va spesso a caratterizzarsi agli occhi delle persone non come una pratica ludica quale è, ma piuttosto come un’azione dannosa e spesso illegale. Il motivo è semplice: essendo forte la presenza del commercio di prodotti e servizi pirotecnici, parallelamente c’è stato anche lo sviluppo di un business criminale incentrato sulla vendita di botti e petardi non a norma, costituiti da ordigni esplosivi fabbricati a mano e potenzialmente pericolosi (come le cosiddette cipolle). È così divenuto tristemente consuetudinario e famoso l’eccessivo l’utilizzo di questi dispositivi in occasione di Capodanno, quando per tutti Napoli diventa Baghdad, cioè quasi una zona di guerra.
Ma come ogni forma di pregiudizio che voglia fare di tutta l’erba un fascio, questa idea va smontata a vantaggio di tutti i lavoratori del circuito che operano in maniera legale e delle persone che festeggiano ricorrenze ed occasioni in maniera corretta. L’economia dei fuochi d’artificio in Campania è caratterizzata soprattutto dai grandiosi spettacoli cui assistiamo in occasione di feste di paese, celebrazioni religiose, eventi pubblici, matrimoni e compleanni e che restituiscono tutta la bellezza di quest’arte. Questo genere di attività attrae sempre numerosi appassionati e curiosi e va a potenziare un settore economico per cui il territorio campano è rinomato. È per questo che bisogna saper distinguere le due cose e scoraggiare ancor di più l’uso di materiale illegale che ha il semplice merito, ogni anno, di rovinare un momento di festa con danni a persone, animali e ambiente.
Ma come ogni forma di pregiudizio che voglia fare di tutta l’erba un fascio, questa idea va smontata a vantaggio di tutti i lavoratori del circuito che operano in maniera legale e delle persone che festeggiano ricorrenze ed occasioni in maniera corretta. L’economia dei fuochi d’artificio in Campania è caratterizzata soprattutto dai grandiosi spettacoli cui assistiamo in occasione di feste di paese, celebrazioni religiose, eventi pubblici, matrimoni e compleanni e che restituiscono tutta la bellezza di quest’arte. Questo genere di attività attrae sempre numerosi appassionati e curiosi e va a potenziare un settore economico per cui il territorio campano è rinomato. È per questo che bisogna saper distinguere le due cose e scoraggiare ancor di più l’uso di materiale illegale che ha il semplice merito, ogni anno, di rovinare un momento di festa con danni a persone, animali e ambiente.